Di noi

Ordre Hospitalier des Chevaliers de Saint Bernard

Congrégation Internationale des Chevaliers de Saint Bernard

Congrégation sous la protection bienveillante de notre Chapelain Général, Monseigneur Jean Marie Gervais Préfet coadjuteur du Chapitre du Vatican ; Commissaire de la Congrégation pour le Clergé Coadjuteur du Chapitre du Vatican, Monseigneur Bogoridi-Liven évêque à Fribourg Allemagne, Don Antonio Pagano aumônier er chapelain du Prieuré d’Ile de France, Don Sorin Benescu aumônier er chapelain du Prieuré de Bucarest, Don Bruno Gonella aumônier er chapelain du Prieuré de Turin, Monseigneur Bustillo évêque et Cardinal de Corse à Ajaccio, Don Roger Pozzi aumônier er chapelain de la commanderie de Bastia, Père Constant aumônier et chapelain de Porto-Vecchio.

Versailles, le 12 juin de l’an de grâce 2024,

Il ruolo dell’Ordine Ospedaliero dei Cavalieri di San Bernardo nell’Ordine Cistercense

Bernardo di Chiaravalle, il cui vero nome era Jean de Fontaine, grande sostenitore e protettore dell’Ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone, nacque nel 1090 al castello di Fontaines, vicino a Digione, figlio di Sorrel Tescelin e Aleth, famiglia nobile di Borgogna, che ebbe altri sei figli, di cui una sola femmina. Egli divenne una delle figure religiose ed ecclesiastiche più importanti del suo tempo.

Perse la madre mentre studiava all’Università di Châtillon-sur-Seine. Secondo fonti documentate, dopo questa perdita Bernardo cadde in depressione e, durante un momento di preghiera, intorno ai vent’anni, nel 1112, decise di entrare nella vita religiosa in un convento benedettino. Quasi tutti i suoi fratelli lo seguirono nel monastero, eccetto il più giovane, Nivard, che rimase a curare le terre di famiglia.

In seguito, san Bernardo contribuì alla fondazione delle prime case cistercensi, un ordine che era stato creato quindici anni prima, ma che solo con il suo ingresso fu riconosciuto come distinto dall’ordine benedettino.

Nel 1112, due anni dopo il suo ingresso nell’abbazia cistercense, fu incaricato di fondare un nuovo convento a Clairvaux, dove fu eletto abate. Il monastero di Clairvaux divenne la culla di grandi cambiamenti storici, poiché il suo fondatore, san Bernardo, si impose come esempio per gli atteggiamenti del clero e per il comportamento etico e religioso, rifiutando ogni condotta contraria alle Sacre Scritture. Coltivava l’austerità e la semplicità.

Nel 1119 Bernardo fu convocato da Stefano Harding a partecipare al Capitolo Generale dei cistercensi, tappa fondamentale nel processo formativo dell’Ordine del Tempio. La Carta Caritatis, redatta in quel capitolo, sarebbe stata poi confermata da papa Callisto II.

Secondo fonti storiche, fu dopo questo evento che Bernardo cominciò a scrivere le sue principali opere, trattati e omelie. Tra esse si distinguono il Trattato sull’amore di Dio, il Commento al Cantico dei Cantici e soprattutto l’Apologia, scritta su richiesta di Guglielmo di Saint-Thierry, nella quale difendeva i principi osservati dai monasteri benedettini “bianchi” (i cistercensi, così chiamati per il colore del loro abito), opponendoli agli usi dei monasteri benedettini “neri” (i cluniacensi). L’abate di Cluny, Pietro il Venerabile, rispose amichevolmente e, nonostante le divergenze ideologiche, i due uomini divennero amici.

San Bernardo fu un grande scrittore, le cui opere sono tutt’oggi utilizzate dai cristiani poiché senza tempo e sempre attuali. Secondo la tradizione, l’invocazione “O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria” è attribuita a lui.

Per la sua produzione letteraria, nel 1830 fu proclamato Dottore della Chiesa da papa Pio VIII.

Bernardo era parente di Ugo de Payns e di Andrea di Montbard (suo zio), fondatori dell’Ordine del Tempio. Dopo la fondazione del nuovo ordine con l’approvazione del patriarca di Gerusalemme, Ugo cercò il riconoscimento ufficiale della Chiesa cattolica e, nel 1127, si recò a Roma con una lettera del reggente di Gerusalemme, Baldovino II, indirizzata all’abate Bernardo: “Ti chiedo di sostenere il Maestro dell’Ordine.” Vedendo che il nuovo ordine corrispondeva alle sue stesse idee di sacralizzazione della milizia, come mezzo per difendere la fede, la morale e i più fragili (anziani, bambini e vedove), Bernardo accolse con entusiasmo la richiesta e divenne il principale difensore dei Templari.

Grazie alla sua influenza, Bernardo ottenne che il Maestro dell’Ordine fosse ricevuto dal Papa e che fosse convocato un concilio nel 1128 a Troyes, presieduto dal cardinale legato Matteo d’Albano.

Convocato dal Papa, Bernardo partecipò al concilio e, nonostante le resistenze di parte del clero ostile alla presenza di un monaco, fu nominato segretario del Concilio. Durante il Concilio di Troyes, san Bernardo espose i principi e i primi servizi del nuovo Ordine del Tempio. Anche di fronte a contestazioni, rispose con saggezza e prudenza. Dopo settimane di interrogatori, l’Ordine fu approvato e si stabilì che Bernardo di Chiaravalle redigesse una Regola originale per i Cavalieri del Tempio. Sebbene seguissero già la regola di sant’Agostino e san Benedetto, Bernardo ritenne che i suoi protetti dovessero averne una propria.

La nuova regola monastica, una volta approvata, presentò i principi e i servizi dell’Ordine del Tempio e divenne rapidamente l’ideale di nobiltà nel mondo cristiano. I cavalieri avrebbero dovuto osservare i voti di povertà, castità e obbedienza, e dedicarsi alla difesa e alla custodia dei Luoghi Santi, anche a costo della vita.

San Bernardo sostenne Ugo de Payns nel reclutare nuovi membri, redasse gli statuti dell’Ordine e, come già detto, ottenne la convocazione papale del Concilio di Troyes per la sua approvazione e riconoscimento. Con la sua evidente influenza, Bernardo divenne una personalità rispettata in tutto il cristianesimo, intervenendo negli affari pubblici e difendendo i diritti della Chiesa contro i principi laici, consigliando papi e re. Alcuni sostenevano persino che fosse lui a scegliere i papi. La sua influenza fu tale che, dopo la morte di papa Onorio II nel 1130, durante lo scisma di Anacleto II, la voce di Bernardo fu decisiva per l’accettazione di Innocenzo II.

Malgrado tale potere, san Bernardo condusse una vita austera e semplice, come constatò papa Innocenzo II durante la sua visita al monastero nel 1131. Il Papa vi rimase fino all’anno successivo, prima di rientrare in Italia accompagnato da Bernardo, che viaggiò per partecipare al Concilio di Pisa. Prima di tornare a Clairvaux, passò da Milano, portando avanti la sua missione religiosa.

Nel 1145, papa Eugenio III, monaco cistercense di Clairvaux, chiese a san Bernardo di predicare una nuova crociata, dato che il regno cristiano di Edessa era in pericolo. Nonostante il fallimento della crociata, l’influenza di Bernardo si consolidò soprattutto grazie al rafforzamento dei Cavalieri Templari e alla crescita dell’Ordine Cistercense. Egli ottenne persino che i Templari giurassero di proteggere i cistercensi.

Per molti studiosi, il coraggio e la resistenza dei Templari derivarono dall’influenza di san Bernardo, che usava il suo carisma non solo per attrarre seguaci alla vita monastica, ma anche per infondere nei cavalieri la temerarietà di fronte alla morte. Per lui, la morte non era una sconfitta, bensì una vittoria, poiché morendo in battaglia il cristiano diventava martire. I nemici sapevano così di trovarsi di fronte a guerrieri diversi: disciplinati, addestrati, concentrati, senza paura.

San Bernardo diceva: “Un Cavaliere del Tempio è davvero intrepido e sicuro da ogni lato: la sua anima è protetta dall’armatura della fede, così come il suo corpo è protetto dall’armatura d’acciaio. È dunque doppiamente armato e non deve temere né demoni né uomini.”

Egli ottenne per l’Ordine del Tempio privilegi straordinari, che né re né altri ordini religiosi possedevano, come l’esenzione dai tributi e l’obbedienza solo al Papa. Fu conosciuto come il grande organizzatore e propagandista dell’ordine militare più celebre dell’Occidente, l’Ordine dei Cavalieri del Tempio.

Il difensore dei Cavalieri del Tempio fondò 72 monasteri in tutta Europa: 35 in Francia, 14 in Spagna, 10 in Inghilterra e Irlanda, 6 nelle Fiandre, 4 in Italia, 4 in Danimarca, 2 in Svezia e 1 in Ungheria. Questi monasteri accolsero oltre 700 monaci, mentre molti candidati furono rifiutati per mancanza di spazio.

San Bernardo morì il 20 agosto 1153 all’abbazia di Clairvaux, a 63 anni, dopo quarant’anni di vita monastica. Fu canonizzato da papa Alessandro III nel 1174. Lasciò come eredità la Regola monastica dei Templari, testimoniando il suo ruolo fondamentale nella loro formazione. La sua festa liturgica è celebrata il 20 agosto.

Come ecclesiastico, san Bernardo non fu mai templare, così come Riccardo Cuor di Leone o san Luigi e molti altri che, senza essere monaci-soldati, furono soltanto crociati, osservando però la regola di san Benedetto e i grandi principi cistercensi da lui indicati.

Per la sua attualità, nel 2005 nacque un Ordine laico religioso cistercense, registrato ufficialmente nel 2012. Per la sua vocazione e missione ospedaliera, l’Ordine Ospedaliero dei Cavalieri di San Bernardo non è un Ordine Templare militare, ma puramente ospedaliero, restituendo a Bernardo la nobiltà dei Poveri Cavalieri del Tempio attraverso una nuova via iniziatica ispirata da Goffredo di Buglione al servizio del mondo cristiano.

Lo scopo dell’Ordine oggi è vivere fedelmente i valori umanistici promossi dai Fondatori fin dalla sua creazione, lavorando sulla storia e sulla filosofia all’interno delle sue Commende per il loro sviluppo. L’Ordine Ospedaliero dei Cavalieri di San Bernardo – Congregazione Internazionale dei Cavalieri di San Bernardo intende sostenere, a livello nazionale e internazionale, la responsabilità sociale e comunitaria del Fondatore dell’Ordine Cistercense, al servizio dell’interesse generale, in Francia, in Corsica, in Italia, in Romania, in Spagna, in Macedonia, e presto in Togo, Madagascar e Camerun, accompagnando iniziative di economia sociale, portatrici di coesione, legami ed occupazione duratura, nonché la ristrutturazione e costruzione di ospedali, e l’acquisizione diretta o indiretta di beni mobili o immobili per il suo interesse sociale o per il suo museo.

L’Ordine Ospedaliero dei Cavalieri di San Bernardo – Congregazione Internazionale dei Cavalieri di San Bernardo intende inoltre impegnarsi nei campi della lotta per le opinioni e della difesa degli interessi nel mondo cristiano: contro la fame, per la protezione dell’ambiente, lo sviluppo sostenibile e il consumo responsabile.

Azioni comprendono: lotta contro la fame; iniziative umaniste e umanitarie; lotta contro l’analfabetismo nelle scuole francofone; programmi educativi per il consumo responsabile; costruzione di ospedali pluridisciplinari; restauro di luoghi di culto e calvari; aiuto ai bisognosi; sostegno a case per bambini autistici; azioni di protezione ambientale; sostegno e assistenza ai cristiani d’Oriente; aiuto alle vittime di catastrofi naturali.

In qualità di oblato secolare cistercense, desidero avvicinarmi a un’istituzione cistercense francese per perfezionare i voti che ho emesso in Vaticano e offrire la possibilità di un’ordinazione, come auspicato dai miei fratelli.

S.E. Alain Ménard Comte de Beaurand
Eques Nyctalus
Gran Priore Generale
Oblato cistercense

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